Ad Interim


Capitolo 5.6 de Il Maestro di Bottega 

– Il venerdì seguente Matteo ed Erika erano di nuovo alla pizzeria.
Gli eventi che si stavano succedendo imponevano continui aggiornamenti, aveva insistito Erika, e Matteo non si era certo fatto pregare.
Erika sembrava come sempre impaziente di conoscere le novità e aveva incalzato subito Matteo. «Allora, non mi dire che anche questa è stata un’altra settimana di calma piatta in azienda.»
«No, no, assolutamente» l’aveva subito tranquillizzata Matteo. «Abbiamo argomenti di conversazione.»
«Dai, non tenermi sulle spine, parla tu anche senza che io ti faccia delle domande» aveva concesso Erika, sempre più impaziente.
«Questa settimana sono stati ridefiniti alcuni ruoli aziendali. Allora: il primo cambiamento è che il Direttore Generale ha assunto, ad interim, anche l’incarico di Direttore Amministrativo.»
Erika aggiunse sorpresa: «Vuoi dire che il Direttore Amministrativo se ne è già andato? Così di corsa?»
«No, no» continuò Matteo «sarà con noi ancora per i prossimi tre mesi, ma avendo dato le dimissioni ha, per così dire, perso da subito “l’idoneità all’incarico”. E questo incarico è stato quindi immediatamente assunto dal suo Capo diretto, il Direttore Generale appunto.»
«Non mi avevi detto, la scorsa settimana, che il sostituto del Direttore Amministrativo era già pronto?» insistette Erika. «Perché non hanno nominato lui?»
«Non ti dico mai bugie» scherzò Matteo. «La sostituzione di una persona importante come il Direttore Amministrativo non può essere fatta semplicemente spostando due o tre persone.»
«Sono d’accordo, scusa, continua pure» replicò Erika.
Matteo riprese: «Allora: il sostituto del Direttore Amministrativo comincia ad occuparsi del suo nuovo incarico. E’ nelle condizioni ideali per il passaggio di consegne perché non ha la responsabilità diretta della posizione, che è stata assunta dal Direttore Generale, e l’ex Direttore Amministrativo, dimissionario, lo può affiancare ancora per qualche tempo.»
Non fa una grinza, come al solito – pensò Erika – e, non riuscendo a trattenere la sua curiosità, chiese: «E chi è il sostituto prescelto del Direttore Amministrativo?».
«E’ il Controller» precisò Matteo. E continuò: «Il Controller quindi per i prossimi mesi dividerà il suo tempo tra la sua funzione di nuovo Direttore Amministrativo designato ed il suo attuale incarico, affiancato però da subito dal suo sostituto designato.»
«Quindi in questo modo» osservò Erika «si minimizza l’impatto della perdita di un Collaboratore trasferendone gli incarichi sia verso l’alto che verso il basso e attingendo dalle riserve presenti in basso; riserve che l’azienda si crea con la politica dell’assunzione quando non serve. Elementare, Watson, elementare…» concluse soddisfatta della propria deduzione.
Matteo sorrise. «Niente male per una studentessa di filosofia.»
Erika si pavoneggiò qualche secondo nei suoi panni di Sherlock Holmes, ma subito riprese lucidità. «E chi è stato incaricato di affiancare il Controller per sostituirlo quando lui a sua volta diventerà Direttore Amministrativo?» Le sembrava di essere un generale che sposta i suoi soldatini di piombo sul campo di battaglia.
«Elementare, Watson, elementare!» le rispose Matteo con un sorriso raggiante che sottintendeva una sorpresa.
«La proposta l’hanno fatta a te!?» concluse Erika sbarrando gli occhi dalla felicità. Poi, al sorriso imbarazzato di Matteo, si alzò di scatto, alzò le braccia e gridò a squarciagola: «Hurrà!!!». Corse intorno al tavolo e, gettando le braccia al collo di Matteo, lo riempì di baci lasciandolo letteralmente senza respiro.

A stento Matteo si riprese da quella manifestazione di gioia e osservò: «Ecco perché il cameriere ci ha dato il benvenuto, quando abbiamo ripreso a venire qui, e ha detto che gli eravamo mancati…»
Erika lo guardò in modo interrogativo.
«Tu non te ne sei neanche accorta ma la scena di poco fa ha fatto divertire tutti…»
Ed uscirono, stretti stretti, occhi negli occhi e mano nella mano.

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